Topolino 3299
E anche quest’anno è arrivato il momento di festeggiare San Valentino e, come di consueto, ad attenderci sulle pagine del libretto c’è una storia a tema. Tocca a Gaja Arrighini e Giada Perissinotto con Paperino e il profilo di San Valentino, l’arduo compito di realizzare una avventura con protagonista la coppia più famosa di Paperopoli che non sappia di già visto. La storia segue il canovaccio più classico e Paperina, fissatasi con qualcosa (in questo caso Papergram), lascia Paperino per correre da Gastone, salvo poi pentirsi e ritornare sui propri passi. E’ una storia vista innumerevoli volte, che tenta di svecchiarsi buttando un po’ di termini social qui e lì che magari riusciranno a catturare l’attenzione dei giovani, ma sicuramente faranno venire l’orticaria a un pubblico più adulto. Molto buoni invece i disegni di Giada Perissinotto che restituiscono un’immagine più moderna ai paperi, riuscendo allo stesso tempo a rappresentare le loro tante diverse emozioni solo attraverso le espressioni.
Con il terzo episodio entra nel vivo Il Conte di Anatrham (Bosco/Picone); confermando i buoni presupposti visti nelle prime due parti, rimane la curiosità di vedere cosa accadrà nelle prossime due puntate.
Continua il ciclo “La storia dell’arte di Topolino” con Paperoga mentore dadaista (Gagnor/Ermetti). Paperoga si propone di aiutare i nipoti a vincere un concorso artistico, supportato dal diario dell’avo Paperogue Duchamp (chiaro riferimento a Marcel Duchamp, il più illustre esponente della corrente artistica del dadaismo). La storia scorre via facilmente, proprio perché Paperoga si presta molto bene a incarnare lo spirito dada, e molto realistici sono gli scambi di opinioni che avvengono tra i critici d’arte; sappiamo infatti che il dibattito tra arte classica e arte contemporanea è ancora un dilemma irrisolto. Molto buoni anche i disegni di Ermetti.
E dal dadaismo passiamo al cubismo dei disegni di Alberto Lavoradori, impegnato questa settimana in Paperino e Paperoga in andata e ritorno di Pietro B. Zemelo. La trama sa di già visto e l’attenzione è tutta concentrata sui disegni che sono talmente squadrati da far sembrare cubi anche le ruote della macchina.
Wizards of Gamba – L’amuleto della discordia (Panini-D’Ippolito) ha il pregio di essere breve e di passare tutto sommato relativamente in fretta.
Infine, Indiana Pipps e il boomerang stellare (Martinoli/Held) avrebbe tutti gli ingredienti per essere una storia classica dell’esploratore: Indiana impegnato in una delle sue ricerche archeologiche ad un certo punto sparisce e non dà più notizie, Topolino e Minni devono scoprire cosa è successo al loro amico ma proprio mentre si sta per risolvere il caso, interviene Kranz che cerca di mettere loro i bastoni tra le ruote approfittando della situazione. La storia non riesce però mai a coinvolgere il lettore fino in fondo e il lucertolone parlante con prole non migliora il risultato finale.
Presenti all'interno del numero anche il consueto test su “San Valentino o San Faustino?” e un’intervista ad Alfredo e Ida, una bellissima coppia che ha appena festeggiato i 50 anni di matrimonio, conosciutasi proprio grazie ad una rubrica del settimanale. Lascia un po’ l’amaro in bocca il fatto che non venga nemmeno menzionato il nostro forum, che ha permesso al nipote di recuperare il Topolino 520, numero che la coppia cercava perché aveva permesso il loro incontro.