Topolino 3538

20 SET 2023
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Topolino 3538

Topolino 3538 è un numero altamente variegato, sempre attento ai differenti gusti dei lettori e che si arricchisce di storie diverse nello spirito, ma accomunate dalla passione degli autori.

Un albo che ospita il ritorno della serie più discussa e forse amata di quest’anno, Gli Evaporati. Avevamo lasciato Topolino una volta ritornato dalla dimensione quantica dove le diverse persone scomparse finivano una volta entrate a contatto con la nebbia. In questo primo episodio (di cinque) della seconda stagione, Il vero potere (Bruno Enna/Davide Cesarello), si parte proprio dall’evento scatenante, ovvero l’esperimento del Dottor Enigm.

E già si nota una particolarità: la nebbia evaporante non è solo un prodotto che ha colpito Topolinia, ma tutto il mondo (leggendo le differenti lingue parlate dalle prime persone piombate nella dimensione quantica).

Di più: l’evento generatosi ora può essere perfettamente controllabile attraverso la tecnologia del bis-bis di Pippo, che quindi non è più solo un artificio tornato utile, ma forse anche una chiave di lettura di tutta la vicenda.

Notiamo però un rovesciamento di ruoli tra Gambadilegno e Macchia Nera, che riprendono le rispettive caratterizzazioni degli ultimi anni. C’è, però, anche un Manetta che non viene smentito rispetto alla prima stagione, ma ancor più rilevante sapere che il Dottor Enigm sembra sapere già cosa lo attenderà.

Topolino 3538 - Mutandone

Ehm…

Enna, quindi, riesce proprio a riportarci con tutti i piedi in quell’atmosfera caliginosa e di tensione continua, e prova a rendere ardua anche la trama, per renderla più avvincente.

Cesarello ai disegni rimane la giusta garanzia per le ambientazioni di questa storia. Ci aspettiamo, quindi, una seconda stagione al pari, se non migliore, della prima.

Meno interessante, benché scientificamente possa avere anche un suo valore, la seguente Sogni d’Oro, Zio Paperone (Marco Bosco/Giampaolo Soldati).

Una storia che viene ampiamente sacrificata alla spiegazione scientifica e non riesce a tenere il lettore concentrato, tant’è che nell’ultima parte si è costretti a rileggere due volte le varie sequenze per non perdere il filo del ragionamento.

Anche in questo caso, la risoluzione della vicenda appare essere “avversa” a Paperone, ma contemporaneamente il finale non fa altro che dargli una seconda opportunità per non dover del tutto sentirsi avvilito. Soldati ai disegni mantiene un buon tratto.

Particolare, ma non eccezionale, la storia straniera di questo albo, Paperina e le risoluzioni risolutive (Maya Åstrup/Cynthia Campanario Pineda). Paperina si ritrova a dover sostituire Paperino nelle sue più diverse mansioni, non solo con il lavoro presso Zio Paperone, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Insolito inserimento di un personaggio in un contesto differente, e le difficoltà di mantenere l’attenzione viva sono immediatamente tradite. La storia non si sviluppa in maniera interessante, rimane poco credibile in alcune situazioni (come nel caso dei genitori costretti in auto per due ore di allenamento dei propri figli).

Topolino 3538 - La 313

Problemi ne abbiamo? Sì.

Buoni i disegni e le prospettive di Pineda, con un tratto anche marcato, ma classicheggiante e gradevole.

Torna la serie di storie con Pippo alle prese col parentado. Pippo, Posidippo e la questione cantina (Giorgio Fontana/Lucio Leoni) pare essere forse una storia risolutiva, quasi di chiusura di questa serie che aveva spunti interessanti. E qui si mette uno di fronte all’altro i due estremi della stramberia pippide.

Molto arzigogolata nella prima parte, la storia però finisce per perdere d’intensità quando la questione del titolo viene risolta e si passa altrove. Ancora una volta, però, ottimi i disegni di Lucio Leoni, con una bella raffigurazione grafica di Pippo.

È, invece, una storia assurda, pazza se si vuole, quella di Corrado Mastantuono, Il “ricomincio” dell’Imbianchino Mascherato.

Il ritorno delle storie di BumBum Ghigno nella sua veste supereroistica, che ha un sapore molto ratmaniano, ma dove si vede un personaggio che cambia completamente, uscendo dalla goffaggine e divenendo meglio anche di Batman.

Storia che, come suo solito, l’autore romano dedica alle truffe e alle insidie della concorrenza, ma dove emerge un buon ritmo, con disegni esplicativi e un uso della gabbia notevole in alcune situazioni.  

Un fantastico uso della gabbia

Si segnala, infine, la presenza di un buon editoriale a cura di Blasco Pisapia sulle Topoguide 2.0, rubrica che accompagnerà i lettori anche nei prossimi numeri.

Spesso considerate importanti per dare fisicità (metaforica) e coerenza ai luoghi e alle ambientazioni delle storie disneyane, qui vengono ora introdotti i nuovi luoghi che le recenti storie hanno individuato e considerato rilevanti per dare maggiore sostanza all’universo disneyano. Molto utile per l’appassionato dei luoghi narrativi.

Possiamo sostenere che l’albo odierno dia un ulteriore segnale di ripresa, dopo un livello medio estivo molto basso. Potremmo anche decidere di dare un voto alto per la presenza di almeno due storie che da sole sono più che sufficienti a motivare l’acquisto.

Ma per mantenere un equilibrio, su cui Topolino si è ormai basato da alcuni anni, preferiamo dare una valutazione mediana tra i gusti di chi pensa che non valga più la pena di acquistare gli albi e leggere le storie e quelli di chi pensa che l’attuale corso di Topolino sia migliore di altri precedenti. Assicuriamo, quindi, un neutro “3 stelle” per la soddisfazione di tutti.



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Autore dell'articolo: Luigi Sammartino

Giurista, accademico e nerd, sono un Pker dormiente della prima ora, ridestatosi assieme alla mia passione per il fumetto Disney. Anche se l'ultimo arrivato, mi piace avere comunque un piglio analitico sui prodotti della nona arte. Sperimentatore perenne, sono sempre disponibile a parlare di tutto.

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